Il figlio del vampiro ( Vladimir Tod-01) by Heather Brewer

Il figlio del vampiro ( Vladimir Tod-01) by Heather Brewer

autore:Heather Brewer
La lingua: ita
Format: epub


La nota finiva a tre quarti della pagina ingiallita. Vlad chiuse il diario e lo strinse al petto.

Henry strisciò i piedi a terra, a disagio. « Dovremmo tornare a casa. Mia madre si starà chiedendo dove siamo stati tutto il giorno. »

Quando uscirono, il sole era già tramontato, tingendo il cielo di viola. Nessuno dei due parlò per tutta la strada verso casa di Henry. Non appena entrarono, furono accolti dal profumo di biscotti al cioccolato. La mamma di Henry era ancora ai fornelli. Vlad intravide per un attimo un grembiule che si muoveva in cucina.

« Ciao, ragazzi! » Matilda non mancava mai di salutarli con una voce allegra e canterina.

A Vlad piaceva tantissimo, mentre a Henry provocava il tic all'occhio. Gli lanciò un'occhiata e, sì, gli era già venuto, ma non tanto forte come quando Matilda si riferiva a Henry come a « noi ».

« Ciao, mamma. » Henry le passò accanto, attirato dall'odore dei dolci. Sparì solo per un attimo, per poi tornare con un biscotto anche per Vlad.

Matilda lanciò a Henry un'occhiata sospettosa. « Allora, dove siamo stati tutto il giorno, giovanotto? »

L'occhio di Henry ballò di nuovo e lui fece spallucce. «Oh, sai, in giro...»

All'inizio sembrò voler insistere, però poi si asciugò le mani sul grembiule e sorrise affettuosa. « Bene, ragazzi, fareste meglio ad andare a lavarvi le mani per cena. »

Vlad fissò Henry, che era già pronto con la solita scusa. « Vlad ha già mangiato, mamma. »

Lo stomaco di Vlad borbottò per protesta, mentre lui pensava alle due sacche di sangue nascoste nello zaino. Non doveva essere facile per Henry tenere il segreto, specialmente con la sua famiglia, ma lo faceva comunque.

Alcuni umani erano proprio fighi. Matilda tornò in cucina.

« A dire il vero, Vladimir, non sono una cuoca così terribile. Non c'è bisogno che mangi prima di venire qui. »

« È solo che ha un palato molto raffinato, mamma. » Henry fece l'occhiolino a Vlad e sorrise: alla fine si erano lasciati alle spalle la tensione della giornata.

Più tardi, quella sera, mentre Henry ronfava nel suo letto, Vlad sgusciò fuori dal sacco a pelo e aprì il diario del padre. Lesse alla luce di una torcia finché le palpebre non gli cascarono dal sonno. Prima di spegnere, però, decise di andare avanti ancora un pochino, solo un altro passaggio prima di arrendersi.



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